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Storia di Macerata

Macerata è una tipica cittadina delle Marche che si adagia sulla sommità di un colle che domina le valli dei fiumi Chienti e Potenza.

Le sue origini risalgono al 1138 quando i centri abitati del Podium Sancti Juliani e del Castrum Maceratae si unirono dando vita al libero comune di Macerata.

I secoli XIII e XIV videro la crescita del nuovo comune con l’assoggettamento dei vicini castelli e nel 1320 il comune venne elevato al rango di Città con sede vescovile e sede dei rettori pontifici.

Nel XV secolo la città subì la signoria di Francesco Sforza che durò dal 1432 fino al 1442, alla fine della quale Macerata ritornò sotto il governo pontificio ottenendo l’istituzione permanente della Corte Generale del rettore della Santa Sede diventando così capoluogo della Marca Anconetana.

Il ‘400 fu un secolo di frequenti epidemie di peste che misero a dura prova gli stessi cittadini i quali, in occasione di una delle tante epidemie, costruirono una cappellina dedicata alla Madonna della Misericordia, successivamente ricostruita su progetto del Vanvitelli nel XVIII sec. e oggi vero gioiello della città. Nella stessa epoca ci fu un certo fervore edilizio che vide la costruzione della nuova Cattedrale, la sistemazione della piazza del Duomo, l’inizio dei lavori di edificazione della Torre Civica e del Chiostro di S. Francesco.

Il XVI secolo è considerato il secolo d’oro per Macerata che vide il riconoscimento ufficiale della sede universitaria, l’apertura dell’attuale Piazza della Libertà, la costruzione di diversi edifici tra cui la Loggia dei Mercanti e il completamento della cinta muraria ad opera di Cristoforo Resse, allievo del Sangallo.

I secoli successivi registrarono, al contrario, una fase di regressione e di stasi sotto diversi punti di vista. Roma accentrò su di sé tutto il potere esautorando la periferia, di cui Macerata faceva parte, di qualsiasi funzione politico-amministrativa. La nobiltà locale, esclusa dal potere, concentrò la propria attenzione verso una maggiore cura della propria immagine facendo realizzare delle suntuose residenze di cui il Palazzo Buonaccorsi ne è un eccellente esempio.
A fine ‘700 l’invasione napoleonica dei territori dello stato pontificio portò violenza e soprusi su tutto il territorio; ad essa seguì la formazione della Repubblica Romana, all’interno della quale la città venne eletta come capoluogo del dipartimento del Musone.
L’800, con le sue aspirazioni di libertà, portò la formazione di una carboneria locale che, dopo qualche maldestro tentativo d’insorgenza, riportò Macerata sotto il dominio della Chiesa fino alla battaglia di Castelfidardo del 1860 che sancì la nascita dello Stato Italiano.
Oggi Macerata è una cittadina di circa 42.000 abitanti che sorge a 315 m. s.l.m. E’ capoluogo di una provincia che conta 57 comuni e si caratterizza per essere una città di servizi la cui storica vocazione culturale, che le ha conferito l’appellativo di “Atene delle Marche”, fa sì che ci sia vivacità culturale attraverso i suoi due teatri, l’Arena Sferisterio per una stagione lirica e il teatro “Lauro Rossi” per una stagione di prosa, le attività organizzate dall’Università e le iniziative delle associazioni culturali presenti in città.